Presso lo studio della Dottoressa Rosalia Musone a Casagiove in provincia di Caserta, è possibile eseguire visite ginecologiche e ostetriche, monitoraggio della gravidanza e del post-partum, diagnosi prenatale, ecografie, tamponi, Pap-test, ricerca dell’HPV, consulenza per infertilità di coppia, consulenza per la contraccezione e trattamento dei disturbi legati alla menopausa.
La visita ginecologica è essenziale per valutare il benessere dell’apparato genitale femminile e nella prevenzione. È importante sottoporsi a visite periodiche al fine di prevenire e diagnosticare tempestivamente un’eventuale patologia e di conseguenza migliorarne le possibilità di cura.
L’esecuzione di controlli ostetrici regolari in gravidanza è fondamentale per il controllo del benessere materno-fetale e per vivere serenamente questo momento unico nella vita di una donna.
La Dottoressa Musone, di comprovata professionalità, garantisce la massima disponibilità e un approccio delicato e sensibile.
L'ecografia è una tecnica che consente di vedere gli organi del nostro corpo con l'utilizzo di onde Sonore ad alta frequenza (ultrasuoni non udibili dall'orecchio umano) che attraversano i tessuti.
Il principio su cui si basa l'ecografia è lo stesso usato dai sonar delle navi per localizzare i sottomarini. In pratica, l'ecografo funziona così: la sonda posta sull'addome materno invia impulsi di onde sonore nel corpo. Queste onde sonore in parte vengono riflesse dalla parete addominale e dalla parte dell'utero, creando echi. Quando le onde sonore arrivano al feto mandano altri echi (o onde di ritorno) sono trasformati in immagini sul monitor dell'ecografo.
Con l'ecografia è, quindi, possibile osservare in modo dettagliato il feto dentro l'utero..
Nei primi due-tre mesi di gravidanza, con la misurazione della lunghezza del feto è possibile valutare se lo sviluppo del feto corrisponda all'epoca di gravidanza valutata in base alla data dell'ultima mestruazione. Talvolta questa data non è ricordata esattamente oppure le mestruazioni non sono regolari: un'ecografia eseguita nei primi tre mesi consente di datare con precisione l'epoca della gravidanza. Dalla fine del secondo mese si visualizza l'attività pulsatile del cuore, i movimenti fetali ed il numero dei feti.
Più tardi, dal quarto mese in poi, si effettuano le misurazioni della testa, dell'addome e del femore fetale ed i valori di tali misure vengono confrontate con quelli delle curve di riferimento. Si può così valutare se le dimensioni del feto corrispondono a quelle attese per l'epoca della gravidanza. In questo stesso periodo si visualizzano la sede di inserzione placentare, la quantità di liquido amniotico e di alcuni organi interni.
il sesso del feto è evidenziabile dal quarto mese: da questo momento la possibilità dì definirlo dipende dalla posizione del feto. E perciò possibile anche a termine di gravidanza, non riuscire a determinare il sesso se la posizione del feto non è adatta.
È possibile. Oltre alle strutture che vengono misurate normalmente (testa, addome, femore) si visualizzano la vescica, i reni, lo stomaco e le strutture intracraniche. L'ecografia consente di visualizzare anche altre parti del corpo fetale (ad esempio il cuore), però esami dettagliati di certi organi vengono eseguiti solo quando vi sia l'indicazione specifica.
La possibilità di rilevare un'anomalia dipende dalla sua dimensione, dalla posizione del feto nell'utero, dalla quantità di liquido amniotico e dallo spessore della parte addominale materna e dall'epoca di gravidanza; perciò e per i limiti intrinseci della metodica, si sottolinea che è possibile che alcune lesioni, anche importanti, non siano rilevate.
Gli ultrasuoni sono utilizzati nella pratica ostetrica da oltre trent'anni e mai sono stati riportati effetti dannosi, anche a lungo termine, sul feto. Per tale ragione, con le procedure oggi adottate, l'uso diagnostico dell'ecografia è ritenuto esente da rischi.
Nella gravidanza normale vengono eseguiti tre esami: nel primo trimestre, nel secondo (a 20-22 settimane) e nel terzo trimestre (a 30-34 settimane).
Su indicazioni del medico curarne, l'ecografia può essere effettuata anche in altre date.
Può essere necessario, in alcuni casi, ripetere l'esame più volte: questo verrà consigliato dallo stesso operatore che ha eseguito l'ecografia.
Si esegue preferibilmente tra 10 e 12 settimane; si può eseguire sia per via addominale sia per via vaginale.
Le finalità dell'ecografia standard del primo trimestre sono di visualizzare:
Giudizio: indispensabile
Si esegue preferibilmente tra 20 e 22 settimane.
Le finalità dell'ecografia standard del secondo trimestre sono: la valutazione dell'anatomia fetale per lo screening delle malformazioni e lo studio della crescita fetale.
A livello dell'estremità cefalica si misurano:
inoltre si visualizzano:
A livello del cuore si visualizza:
A livello addominale si misura la circonferenza addominale e si visualizzano:
A livello degli arti si misura la lunghezza del femore e si visualizzano le ossa lunghe di:
Si valuta in maniera soggettiva la quantità del liquido amniotico. Si segnala la localizzazione della placenta e il suo rapporto con l'orifizio uterino interno.
Giudizio: indispensabile
Si esegue preferibilmente tra 30 e 34 settimane.
Le finalità dell'ecografia del terzo trimestre sono: individuazione dei ritardi di crescita, delle malformazioni non rilevabili nel secondo trimestre, la localizzazione della placenta e la valutazione del liquido amniotico.
Si descrive la situazione e presentazione fetale.
Per valutare la crescita fetale misuriamo: Diametro Biparietale, Circonferenza Cefalica, Circonferenza Addominale e Lunghezza del Femore.
Si visualizzano: attività cardiaca, ventricoli cerebrali, stomaco, reni e vescica.
Si valuta in maniera soggettiva la quantità del liquido amniotico.
Si segnala la localizzazione della placenta e il suo rapporto con l'orifizio uterino interno.
Giudizio: indispensabile
Si esegue su richiesta del ginecologo curante quando ritenuto necessario.
È un'ecografia eseguita da operatori con elevata competenza in un Centro specializzato in gravidanze a rischio, dotato di adeguate apparecchiature, nei seguenti casi:
Giudizio: importante! Solo quando è necessario
È l'elaborazione elettronica di un'ecografia. E' in grado di dare un'immagine del feto molto simile a quella reale. Ancora la sua importanza diagnostica è in discussione, ma il miglioramento della tecnologia fa sperare grandi cose.
Giudizio: coreografica
Può essere eseguita sul versante materno e su quello fetale.
Il doppler delle arterie uterine materne viene eseguito a 20-24 settimane nelle pazienti a rischio di ipertensione gestazionale e ritardo di crescita fetale per individuare in quali concentrare le maggiori attenzioni.
Il doppler dell'arteria ombelicale si esegue nelle pazienti in cui è stato diagnosticato un bambino piccolo per l'età gestazionale e serve a distinguere quali di questi feti sono realmente sofferenti e necessitano di adeguati monitoraggi.
Il doppler dell'arteria cerebrale media si esegue nei feti in cui già è stata diagnosticata una patologia e aiuta a controllare il benessere fetale.
Anche il doppler del seno venoso si esegue in pazienti già seguite per una patologia e serve per studiare il peggioramento della situazione fetale.
Questi esami vengono svolti in tutti i centri di Patologia Ostetrica; il doppler di altri vasi fetali viene eseguito ancora a scopo sperimentale in centri specializzati.
Giudizio: importante! Solo in caso di patologia: non è un esame di routine.
Si esegue nelle pazienti in cui si sospetta una patologia ostetrica oppure di routine quando si è superata la data presunta del parto e durante il travaglio.
È la registrazione continua su grafico della frequenza cardiaca fetale (utilizzando una sonda ad ultrasuoni) e delle contrazioni uterine. Il rapporto tra questi due eventi ci consente di valutare il benessere fetale.
Giudizio: importante! Ma meglio non abusarne.
È un insieme d'esami che serve a valutare il benessere fetale nelle pazienti in cui si sospetta una patologia ostetrica. Si esegue una cardiotocografia, un'ecografia per la valutazione del liquido amniotico (AFI), dei movimenti e del tono fetale. Quando possibile viene associato ad un esame doppler.
Giudizio: importante! Ma non è un esame di routine.
Si esegue nelle pazienti che hanno avuto precedenti aborti per incontinenza cervicale oppure nelle pazienti che presentano una minaccia di parto prematuro.
È un'ecografia che si esegue per via tranvaginale per valutare la lunghezza del collo uterino e l'eventuale dilatazione. È un esame innocuo che promette grandi cose, soprattutto se riusciremo a trovare una valida terapia dell'incontinenza cervicale e del parto pretermine.
Giudizio: innocuo
Dolori e malessere in concomitanza del ciclo, contraccezione, presenza di fibromi uterini, cisti ovariche, endometriosi, candidosi e infezioni ginecologiche di varia natura sono solo alcune delle problematiche affrontate dalla Dottoressa Musone presso il suo ambulatorio di ginecologia a Casagiove in provincia di Caserta. Al fine di valutare con attenzione ogni problematica ginecologica, la dottoressa sottopone le sue pazienti a un'anamnesi completa e a una visita ginecologica accurata, ricorrendo se necessario anche ad approfondimenti diagnostici come l'ecografia pelvica e transvaginale. Attraverso pap-test e screening periodici la ginecologa Rosalia Musone si occupa di prevenzione delle neoplasie. Potrete inoltre richiedere la vaccinazione HPV per la prevenzione del cancro della cervice. Contatta lo studio per un appuntamento.
Per sterilità s’intende l’incapacità ad ottenere una gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali regolari, non protetti, effettuati quindi a fine procreativo.
Per infertilità s’intende invece l’incapacità di portare avanti una gravidanza fino ad un’epoca di vitalità per il feto e si sospetta dopo almeno due aborti spontanei entro il primo trimestre di gestazione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) calcola che circa il 20% delle coppie sono affette da qualche forma di sterilità! Quindi il legittimo desiderio di maternità e di paternità si scontra di sovente con l’impossibilità di realizzarsi.
Difatti il desiderio di un figlio, che sembra essere un evento naturale, semplice ed intimo, si configura come irrealizzabile. Queste coppie si trovano a vivere nella maggior parte dei casi una vera e propria “crisi della sterilità” con solitudine e con la convinzione di dover subire una “punizione” o comunque di essere in qualche modo “diverse”. Attualmente, però, le possibilità terapeutiche per la sterilità a nostra disposizione sono molteplici e possono consentire di realizzare, anche in casi complessi, il desiderio di avere figli.
La Dottoressa Rosalia Musone vi sarà di aiuto e supporto con consigli utili per la strada più giusta da intraprendere per realizzare il sogno di diventare genitori.